Trovare lavoro: perché i giovani fanno fatica?
Trovare lavoro è difficile, lo è ancor di più per i giovani. Ma come mai i ragazzi fanno così tanta fatica ad inserirsi nel mondo del lavoro?
Secondo quanto rivelato dalle aziende, il lavoro c’è ma i recruiter hanno difficoltà a trovare i profili adatti. Le cause sono molteplici: vengono trascurati alcuni settori ad alta richiesta di personale o i giovani si rifiutano di accettare retribuzioni d’ingresso inferiori alle aspettative.
Secondo il bollettino Excelsior realizzato da Anpal e Unioncamere, il 31% delle aziende riscontra difficoltà nella selezione di personale, per più di un milione di posizioni lavorative.
Perchè i giovani faticano a trovare lavoro
Apparentemente, sembrerebbe quindi che i giovani fatichino a trovare lavoro perchè non godono di una formazione corretta e non vogliono accettare salari più bassi rispetto alle proprie aspettative.
La questione è però più articolata. Per quanto è vero che il 20% dei giovani è sottoqualificato, è anche vero che il 19% di loro è sovra qualificato. Da un lato vi sono quindi coloro che non soddisfano le attese dei selezionatori, dall’altro dei veri e propri talenti che non vengono valorizzati e non trovano un sistema aziendale in grado di premiare le loro abilità.
Ma la sorpresa è che la quota di sottoqualificati (20%) è praticamente identica a quella dei sovra-qualificati (19%): lavoratori giovani, e meno giovani, con talenti che non riescono a essere assorbiti o valorizzati dal sistema delle imprese italiane. Per un professionista al di sotto delle attese dei datori di lavoro, ce n’è uno che si scontra su un sistema incapace di premiarlo.
Sebbene le posizioni aperte dedicate a coloro che cercano un accesso al mondo del lavoro siano numerosi, la richiesta di profili specializzati alle prime armi è invece molto limitata. Ad oggi, mancano giovani con conoscenze specializzate, che vogliano ricoprire posizioni tecniche: vi sono pochi specialisti nell’area scientifica e tecnici in campo ingegneristico.
Viceversa, vi sono molte più posizioni aperte per la ricerca di personale non qualificato, come pulizie, addetti alle vendite e addetti alla ristorazione.
Domanda e offerta di lavoro non si incontrano
Le imprese del nostro paese sono quindi inadeguate e non riescono a sfruttare il potenziale dell’offerta di lavoro. La domanda di lavoro è poco qualificata, mentre l’offerta lo è sempre più.
Questo perché in Italia gli investimenti sull’innovazione restano inferiori rispetto alla media di altri paesi e, di conseguenza, le società non hanno interesse ad assumere candidati di alto profilo
Altro problema è legato alla retribuzione: sebbene sia vero che i giovani sono sottopagati, è anche vero che la media di salario italiana è nettamente inferiore rispetto a quella europea. In Italia si parla di 19 euro lordi l’ora (in media), contro quella europea che varia fra i 20 e i 25, fino agli oltre 35 euro della Danimarca.
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