Questo nuovo mondo virtuale inaugurato da Mark Zuckerberg funziona come una realtà parallela, un videogioco in 3D nel quale è possibile camminare, entrare in una banca o in un supermercato, partecipare agli eventi, seguire una lezione dove il professore è un Avatar e molto altro.

Secondo Domenico Pontari, amministratore unico di WiNK, neonata società romana di software, il Metaverso finirà per «sostituire i social network».

Per realizzare una vera e propria espansione del mondo reale, però, sono necessarie infrastrutture e investimenti nei Paesi in cui si potrà accedere al metaverso e serviranno anche molteplici figure professionali, come architetti, designer, programmatori…

«Il mondo legato al Metaverso — precisa Luca Balbo, Executive manager della divisione ICT & Digital di Hunters, (società di ricerca e selezione di personale qualificato) — rappresenta una grande opportunità per tutte le aziende, ma soprattutto una enorme opportunità professionale per i profili, giovani e meno giovani, che hanno solide competenze in campo tecnologico e digitale. È difficile fare previsioni — aggiunge Baldo — ma possiamo certamente affermare che le retribuzioni per chi lavorerà nel Metaverso sono e saranno molto interessanti, dai 35.000 euro per i profili junior, superiori ai 60.000 euro per i senior. Figure molte tecniche, che hanno una solida formazione informatica, a cui si sommano competenze specifiche». Un mondo ancora da creare aperto a designer e programmatori, ma anche a ingegneri, architetti e costruttori, che per una volta potranno finalmente dimenticare la forza di gravità.