Esistono vari stili di leadership, diversi modi di motivare un gruppo di persone a perseguire un obiettivo comune e condiviso. Conoscere i diversi modi di esercitare le proprie capacità di leader è importante per chiunque si trovi a gestire un team di lavoro: comprendere come ci si relaziona con gli altri è il primo passo per migliorare e incentivare le persone al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

La leadership non è una qualità innata, può quindi essere studiata, compresa e migliorata nel corso della propria carriera lavorativa, basta saper come fare. Il primo passo rimane comunque l’individuazione delle proprie caratteristiche di leader così da capire su quali punti lavorare per esercitare il proprio potere in maniera più efficace e su quali invece far leva in quanto possono essere ritenuti vincenti e motivanti per i collaboratori.

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Sebbene Goleman, noto psicologo statunitense, abbia tracciato un modello che identifica i 6 differenti stili di leadership evidenziati fra manager aziendali di successo, oggi vogliamo portare un esempio tratto dall’antichità, riflettendo insieme su un film italiano intitolato ‘Il primo re’, una pellicola che racconta il mito di Romolo e Remo e la successiva fondazione della città di Roma.

Gli stili di Leadership di Romolo e Remo

Sebbene si tratti di un film storico, da quest’ultimo può essere tratto un grande insegnamento per la propria carriera professionale. Una chiave di lettura è infatti quella legata agli stili di leadership.

Nel film, il vero protagonista è Remo, da un lato perché Romolo viene ferito gravemente proprio all’inizio del film, dall’altro perché le caratteristiche caratteriali di Remo riescono a far emergere al meglio la sua naturale propensione ad essere un vero leader.

Remo è infatti un leader naturale: come vuole l’immaginario comune, è fisicamente molto forte, ha una grande determinazione ed è dotato di astuzia, qualità che nel film lo aiuteranno a liberare sè stesso, il fratello e un gruppo di prigionieri in seguito ad una cattura da parte di alcuni nemici.

Oltre a liberare i compagni, si occupa anche di mantenerli in vita, procurando per loro il nutrimento; non abbandona mai il fratello ferito, lo porta con sé. Un modello esemplare dunque. Se non fosse che nel frattempo il suo atteggiamento diviene sempre più dispotico e tirannico, fino ad arrivare ad uccidere chiunque provi ad opporsi: si pone come guida, come salvatore e non accetta che il suo ruolo di capo venga messo in discussione. Questo lo porta ad avere successo nel tenere unito il gruppo, grazie ad un mix fra carisma e terrore.

La svolta nella narrazione si ha quando, in seguito alla conquista violenta di un villaggio, Remo supera ogni limite etico e morale uccidendo il capo del villaggio stesso: non è più un leader, ma un tiranno. Remo riparte con i suoi armati mentre Romolo resta nel villaggio assaltato, dove prova a ristabilire l’ordine e la pace per riparare ai danni del fratello. Romolo inizia qui a esercitare la sua abilità di leader, un leader coinvolgente e attento al suo gruppo, in grado di creare un esercito di militari che lottino per un bene comune, per un obiettivo che vada oltre il suo desiderio di di rivincita e di potere.

I due modelli

Da un lato abbiamo quindi Romolo, leader visionario e ambizioso, che finisce per diventare egocentrico e tirannico, accecato dal desiderio di potere.

Remo è invece inclusivo, collaborativo e pensa al bene comune prima che al proprio desiderio di governare.

Si tratta di due modelli largamente diffusi in ogni azienda: vi è sempre un leader duro, severo (a volte fin troppo) che riesce però a far superare ogni difficoltà al proprio team. Al contempo, ogni organizzazione ha un manager più coinvolgente e motivante, in grado di portare il team verso il fine comune in maniera soft.

Analizzando la questione, non è semplice affermare quale dei due sia migliore: se, da un lato, lo stile di Romolo sembrerebbe quello più adeguato, bisogna ricordare che è solo grazie al coraggio di Remo se il gruppo è sopravvissuto alla prigionia.

Ogni leader dovrebbe quindi nascere come Remo, visionario e competitivo per emergere, ma riuscendo poi a diventare come Romolo per non rimanere solo nella sua scalata professionale.

Un percorso di coaching può aiutarti a sviluppare le tue abilità di leader. Future Drive Pro, grazie esperienziale dei propri consulenti e coach, ti aiuta e ti supporta nella crescita professionale: lavorare sulle proprie competenze, innovare e migliorare il proprio profilo professionale, può rappresentare la chiave per il grande salto al successo.

 


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