Ricerca del lavoro: 3 consigli pratici
La domanda: “Come si trova un lavoro?” è sicuramente una di quelle che tutte le persone prima o poi si pongono almeno una volta nella vita, a meno che non siano davvero molto, molto fortunate.
Presentare la propria candidatura nel mondo del lavoro oggi sembra molto più complicato rispetto a qualche decennio fa: se prima bastava portare a mano il proprio CV nei luoghi di lavoro di interesse, ora è necessario districarsi in una rete di pagine web in cui vengono richiesti moduli, interviste video in differita, iscrizioni a newsletter che intasano le caselle di posta.
Il segreto consiste in prima battuta nell’utilizzo dei giusti canali, che rendono la ricerca non solo più facile ed intuitiva, ma che costituiscono anche i maggiori strumenti per recruiter ed aziende, e in seconda, tenere a mente 3 pratici consigli:
- Partire da un buon curriculum. Avere un CV aggiornato e ben organizzato è sicuramente la base della ricerca lavorativa. Sulle modalità di strutturazione purtroppo il mondo delle risorse umane è in continuo disaccordo: da anni infatti è ormai in uso il curriculum formato europeo, un modello “universale” che permette a chiunque di candidarsi in qualsiasi stato europeo rispettando un format comune e condiviso. Il CV europeo segue una strutturazione precisa: prima i dati personali, poi l’elenco delle proprie esperienze professionali e formative, dalla più recente alla più vecchia, infine le competenze personali. In genarle, anche se non si utilizza il CV Europass, per quanto riguarda le esperienze professionali, è buona norma mantenere la stessa strutturazione della linea temporale, poiché in questo modo risultano in primo piano quelle più rilevanti per il recruiter. Anche la netta suddivisione delle diverse aree è funzionale alla lettura: in questo modo chi lo scorre sa subito cosa andare a cercare e dove. Quali sono i contro dell’Europass? In primo luogo, il suo essere troppo riduttivo come format, ma anche la mancanza di espressività e la tendenza ad essere molto lungo non sono da sottovalutare, in quanto ne riducono la fruibilità. È preferibile quindi avere un cv grafico e più particolare, personalizzato, non solo sulla persona, ma anche sulla specifica offerta a cui si desidera candidarsi. In generale suggerisco una “Aurea Mediocritas” che coniughi l’aspetto grafico e individualizzato con l’organizzazione strutturata di quello europeo.
- Non dimenticare mai la lettera di presentazione, troppo spesso sottovalutata, ma in realtà uno strumento utile ed autorevole per trovare un’occupazione. Come mai? Perché il CV mostra di certo le competenze tecniche, ma racconta poco della persona e delle motivazioni che la spingono a candidarsi per una certa posizione o in una determinata azienda. È quindi sempre preferibile allegare al proprio curriculum una presentazione che parli di sé, che dia modo di comprendere le proprie motivazioni, i propri valori. Bisogna però prestare attenzione a come la si scrive: il tono deve sempre essere formale, ma senza esagerare, e bisognerebbe cercare sempre di essere sinceri.
- Candidarsi alle giuste offerte. Quando si cerca lavoro e non si ottengono subito i risultati sperati, può nascere la tentazione di iscriversi a qualsiasi tipo di offerta lavorativa. Il consiglio è: resistere! Si tratterebbe di una perdita di tempo per la persona e per i recruiter, che rischia solamente di aumentare la frustrazione di tutte le parti in gioco. Meglio spendere il proprio tempo prestando attenzione alle specifiche richieste inserite negli annunci e perfezionando il proprio CV e lettera di presentazione, magari investendo in qualche corso, anche gratuito, per migliorare le proprie competenze.