Il profilo LinkedIn è il miglior strumento per cercare lavoro. Dopo un buon curriculum vitae, un profilo social dettagliato, professionale e chiaro svolge un ruolo fondamentale nella presentazione del candidato.

Anzi, ti dirò di più: spesso gli head hunter basano le loro scelte sul modo in cui ti presenti su LinkedIn, dal momento che hanno un accesso semplice e sicuro alla lista delle tue competenze.

Nonostante ciò, sono troppi i candidati che trascurano il proprio profilo LinkedIn. Una mossa poco intelligente, dato che un head hunter abbandona immediatamente un profilo poco curato e, di conseguenza, non dà possibilità al candidato di proseguire nella selezione.

Noi di Future Drive sappiamo bene quanto è difficile prestare attenzione ad ogni dettaglio. Per questo di seguito trovi i dieci errori più comuni da non fare su LinkedIn e come rimediare per ottimizzare il tuo profilo.

  • Avere un sommario povero.

Il sommario è quella breve stringa di testo che si trova sotto il tuo nome e cognome. Lo scopo di quello spazio (che supporta fino a 120 caratteri) è spiegare chi sei e di cosa ti occupi. Quindi, limitarsi ad indicare unicamente il ruolo aziendale ricoperto, significa perdere una preziosa occasione. Quindi fai un passo in più, magari anche in modo creativo.

  • Non sfruttare il riepilogo.

Dopo il sommario viene il riepilogo.  E’ la seconda sezione che i recruiter valuteranno, se il tuo sommario avrà fatto colpo. Qui puoi presentarti: fallo in modo originale, evitando testi troppo lunghi e frasi fatte. Piuttosto, se possibile, usa elenchi puntati: sono sempre ben apprezzati.

  • Troppe competenze (o poche).

Scorrendo verso il basso ci si imbatte nello spazio dedicato alle competenze. LinkedIn ti dà la possibilità di elencarne fino a 50. Ma è molto meglio limitarsi a 10 – 20 skill: in questo modo metterai il focus sul tuo settore professionale.

  • Nessuna foto.

Un grave errore è non inserire la foto profilo. Siamo in un social, il cui scopo è creare relazioni: non mostrare il tuo volto vuol dire partire nel modo sbagliato.

  • Inserire una foto non professionale.

Pur trattandosi di un social, sei nel mondo dei professionisti. Rispetta questo imperativo: non usare foto in costume o ritagli di foto di gruppo. Cerca di essere il più professionale possibile, servendoti dell’outfit che useresti per andare a lavoro.

  • Nessun approfondimento delle tue esperienze professionali.

Ecco un altro settore importante del tuo profilo. Qui, dovrai indicare le tue vecchie esperienze lavorative. L’errore più grande è limitarsi all’elenco delle mansioni. Il nostro consiglio e di approfondire ciascuna esperienza, descrivendo l’azienda di riferimento, ciò che hai imparato e in cosa ti sei distinto.

  • Non usare le giuste parole chiave.

Anche il tuo profilo deve essere ottimizzato nei motori di ricerca. Quindi, assicurati di usare le giuste parole chiave per attrarre le aziende appartenenti al tuo settore professionale.

  • Non aggiornare il profilo LinkedIn.

Trascurando i tuo profilo darai l’impressione di essere una persona svogliata e magari disinteressato a fare carriera. Non dimenticare che LinkedIn può fare la differenza.

  • Fare errori grammaticali.

Un altro errore grossolano è tralasciare errori di distrazione. Chi visita il tuo profilo, tuttavia, potrebbe accorgersene, facendosi un’opinione sbagliata sul tuo conto. Il nostro consiglio e di controllare i contenuti del tuo profilo per avere la certezza che sia tutto ok.

  • Dimenticare che hai un brand da promuovere.

Anche tu hai un brand personale e per raggiungere il successo professionale sei tenuto a ottimizzarlo, curarlo e promuoverlo, sia online che offline. LinkedIn, in questo senso è indispensabile, perché è lì che le persone “importanti” finiranno.