Il Politecnico di Milano è una fabbrica di talenti. L’eccellenza milanese, infatti, si conferma  il miglior ateneo per le giovani generazioni. Basti pensare che il 95% dei neolaureati magistrali lavora a un anno dal titolo, (97% Ingegneria,91% Design, 89% Architettura) e ben il 92% entro i sei mesi.

A dirlo è un’indagine occupazionale  del 2018 che osserva la situazione lavorativa di giovani ingegneri, architetti e designer: il 30% era già stato assunto al momento della laurea, il 4% in più rispetto al 26% del 2017.

La survey 2020, tra l’altro, è stata condotta dal Carrer Service del Politecnico, che da sempre supporta gli studenti nell’inserimento professionale, coltivando rapporti con le più importanti aziende del Bel Paese.

Proprio quelle aziende che fanno a gara per accaparrarsi i migliori talenti: gli studenti dell’ateneo meneghino sono attraenti per le realtà più innovative del settore.

Ma torniamo ai dati. I laureati nel 2018 erano 4.333. Alla survey hanno risposto in 3.353, con un tasso di risposta del 77%. I dati , dunque, oltre a essere entusiasmanti sono rassicuranti, data la situazione attuale.

Ma cosa succederà nei prossimi mesi?

Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano avverte: “nei prossimi mesi le conseguenze della pandemia risulteranno ancora più evidenti sul mercato, mettendo a rischio l’ingresso dei più giovani nel mercato del lavoro”.

In effetti, ora come ora, non è solo il tasso dell’occupazione a preoccupare. La pandemia ha messo in crisi l’economia globale, con conseguenze inevitabili anche sul mondo lavorativo.

Le speranze, per fortuna, ci sono: il mondo ha bisogno di nuovi professionisti con competenze costantemente aggiornate: solo così torneremo ai livelli pre Covid.

Non solo. “Una formazione solida e una buona preparazione di base rimarranno il bene più prezioso per i nostri ragazzi” apostrofa il Rettore Resta.

E aggiunge “La competenza coltivata nel nostro Ateneo così come nelle Università italiane di eccellenza, sarà una delle leve più importanti per risollevare il Paese. La formazione è il miglior investimento per il futuro“.

Fonte: milanotoday.it