Perdere il lavoro, specialmente quando non si è più così giovani e appetibili per il mercato del lavoro, può rappresentare un grave problema per chiunque, in particolar modo per chi ha più di 50 anni. L’outplacement si rivela però la giusta via da percorrere per trovare un nuovo impiego e ricollocarsi professionalmente.

Vi è infatti un piccolo esercito di dipendenti, ma anche quadri, impiegati e operai che ogni anno rappresenta un doppio flusso che entra e esce dalle aziende grazie al supporto dell’outplacement.

Alcuni avviano un’azienda, magari una startup, altri riescono a ricollocarsi su ruoli analoghi ma magari passando ad una piccola realtà imprenditoriale; il dato importante è che in 8 su 10 nel 2018 hanno ritrovato lavoro in poco più di 6 mesi, con una crescita del 3% dei contratti a tempo indeterminato.

A fare il bilancio è stata Intoo, la società di Gi Group specializzata nell’outplacement, per cui il tasso di ricollocazione arriva all’85%, fino a sfiorare il 92% per quanto riguarda i dirigenti.

Le ragioni del successo dell’outplacement

L’outplacement rappresenta un vero e proprio percorso di sviluppo della persona, che deve partire dall’auto consapevolezza di sé, chiarendo i propri obiettivi e i propri punti di forza, il curriculum da solo non è sufficiente: nel processo al giorno d’oggi rivestono un ruolo fondamentale anche i social network, che devono essere curati e gestiti in maniera rigorosa.

La ricerca pone in evidenza come il networking sia stato fondamentale nel 68% dei casi.

I progetti di otuplacement della società sono stati più di 2300 nel 2018, rivolti nel 47% dei casi a lavoratori compresi nella fascia d’età 40-50, quella più critica e delicata.

Galante, amministratore delegato di Intoo, ha affermato che nel 2018 il mercato è stato ricettivo verso molte professionalità, favorendo condizioni d’ingresso. Aggiunge inoltre che non può essere trascurata la formazione, a qualsiasi fascia d’età, per consentire un aggiornamento constante delle competenze e per affrontare le nuove sfide del business.

Ecco alcuni dati sulla ricollocazione:

  • dal 53% al 56% per i dirigenti
  • in lieve diminuzione per i quadri e gli operai (rispettivamente dal 73% al 70% e dall’82% all’81%).

Per tutti sono però aumentati i contratti a tempo indeterminato. I numeri fanno quindi prospettare delle tendenze positive.

Gli ambiti di ricollocamento sono principalmente il metalmeccanico e l’ICT, ma anche servizi B2B di consulenza aziendale.

Per avere successo nel ricollocamento professionale è quindi fondamentale stabilire il proprio punto di partenza: Future Drive Pro può aiutarti a farlo. I nostri coach sapranno aiutarti a valutare le tue competenze e le tue ambizioni grazie ad un servizio di coaching ad hoc, nel quale verrà definito un nuovo percorso di crescita professionale.

 


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