LinkedIn è il social network più diffuso in ambito business, visitato ogni giorno da migliaia di professionisti ed HR manager. L’obiettivo della piattaforma è proprio quello di mettere in collegamento i professionisti di tutto il mondo aumentandone la visibilità, la produttività ed infine il successo. Secondo l’ultimo report 2021 di We Are Social, risalente a novembre, circa il 31% degli utenti attivi in Italia possiede un profilo LinkedIn.

Quali sono dunque le potenzialità di questo social, in che modo lo si può sfruttare al meglio e come si crea un profilo ottimizzato?  In generale LinkedIn può sicuramente essere considerato come un ottimo canale su cui appoggiarsi per sviluppare la propria carriera e raggiungere una crescita professionale, ed è impiegato da moltissimi professionisti anche per fare personal branding. È possibile, inoltre, utilizzarlo per creare una fitta rete professionale col fine di ampliare il proprio business e intercettare potenziali clienti, fornitori e partner.

Non tutti ne sono a conoscenza, ma la piattaforma mette a disposizione uno strumento per valutare il “peso” del proprio profilo all’interno della rete professionale. Questo tool si chiama Social Selling Index e si basa sull’assegnazione di un punteggio sulla base di 4 parametri:

  • completezza del profilo;
  • utilizzo degli strumenti di ricerca;
  • condivisione degli aggiornamenti e creazione di interazioni;
  • costruzione della rete contatti.

Arriviamo ora al dunque: quali sono i consigli per rendere il proprio profilo maggiormente accattivante?

  1. Pubblicare contenuti con regolarità: Secondo Chris J Reed, esperto di personal branding, pubblicare contenuti in modo costante, ogni giorno, aumenta la curiosità del pubblico verso il profilo, con il conseguente aumento di flusso e incremento delle interazioni;
  2. Raccontare il lavoro attraverso le proprie esperienze personali: Per citare Seth Godin “le persone non comprano prodotti e servizi, ma relazioni, storie e magia”. Pubblicare video, post, sondaggi, confrontarsi con gli altri professionisti della rete parlando anche di argomenti non strettamente legati al lavoro in sé e per sé, ma che sono di interesse e rilevanza personale, risulta importante per farsi conoscere come persona;
  3. Aggiornare frequentemente la propria immagine di copertina: mostrare novità nel proprio profilo stimola interesse, in quanto indice di una certa attività del profilo. Inoltre, è uno degli strumenti iconografici più in vista, maggiormente in grado di “saltare all’occhio” in prima battuta. Perché non sfruttarlo per promuovere sé stessi o il proprio brand?
  4. Mantenere la sezione “in primo piano” sempre aggiornata con contenuti freschi: si possono per esempio pubblicare link al proprio sito web, gli ultimi articoli di un blog, e più in generale contenuti diversi che possano servire a rendere il profilo più interessante e che possano accrescere la propria reputazione;
  5. Accettare connessioni solo da parte di contatti che possano essere utili alla crescita della propria rete: al contrario di quanto si possa pensare, non è necessario avere una rete immensa se le persone che ne fanno parte non rientrano nel proprio contesto lavorativo e non sono quindi agganci utili per la propria crescita. “Quality over quantity!”;
  6. Utilizzare gli #hashtag: è utile stilare un elenco delle parole chiave pertinenti alla propria attività e seguire gruppi che si occupano degli stessi argomenti, pubblicare post usando gli stessi hashtag aiuta ad interagire con i professionisti maggiormente affini;
  7. Promuovere il proprio brand, azienda o attività attraverso i canali personali in modo da dare un volto “umano” all’impresa. Le persone, come già ricordato in precedenza, sono maggiormente interessate alla vita degli altri e ai contenuti personali, rispetto a post anonimi pubblicati dalle pagine aziendali. Soprattutto nella nostra epoca, in cui il digitale regna sovrano, puntare verso l’umanizzazione potrebbe essere la strategia vincente.