Partiamo dal principio: che cosa sono i podcast? Il podcast è una trasmissione “radio” diffusa via Internet, scaricabile e archiviabile in un lettore MP3 o sullo smartphone. L’origine della parola si deve a Ben Hammersley, giornalista BBC, che nel 2004 scrisse un articolo per the Guardian intitolato “Audble revolution” sul nuovo fenomeno dei file audio in formato MP3, coniando, appunto, il termine podcast. Letteralmente podcast sta quindi per “Personal Option Digital Casting” e deriva dall’unione “iPod” (il leggendario lettore multimediale di Apple) con “Broadcast”, vale a dire la trasmissione di informazioni a un insieme di riceventi non prestabilito.

Nel 2005 “podcasting” fu eletta parola dell’anno dal dizionario statunitense New Oxford, ma possiamo affermare che solo ultimamente sia esplosa la “podcast-mania”. Secondo la ricerca United States of Podcast di Nielsen e Audible presentata a Milano a novembre 2020, come riporta Askanews, nel corso dell’anno i cosiddetti “podcaster” italiani sono stati quasi 14 milioni, il 15% in più sui circa 12 milioni del 2019. Chi ascolta podcast in Italia rientra per il 67-68% nella fascia tra i 18 e i 34 anni, anche se fino al 55% degli over 55 ascolta podcast.

“Se non hai talento non troverai mai il lavoro dei tuoi sogni”, “Studiare non serve a niente”, “Le donne non fanno carriera”. Sono solo alcuni slogan più utilizzati dai “grandi” che vogliono spiegare il mondo del lavoro ai più giovani, ed ecco dunque degli ottimi esempi di grandi miti che verranno sfatati durante il corso del podcast “Job Busters”, prodotto da Adecco, la cui prima stagione è andata in onda lo scorso anno e si è occupata di parlare in modo diretto ai giovani, dando informazioni utili all’inserimento del mondo del lavoro. Questo dicembre parte dunque la seconda stagione, sempre condotta dalla giovane Federica Mutti, Brand Strategist e Content Creator, che si confronterà con ospiti d’eccezione, come Chiara Montanari, prima donna italiana a capo di una spedizione in Antartide, ad Alec Ross, imprenditore digitale, scrittore e senior advisor di Barack Obama, per raccontare un diverso punto di vista sul lavoro post Covid-19.

Il segreto del successo della trasmissione, che vanta oltre 35mila ascolti e più di 400mila visualizzazioni di pagina, secondo Federica Mutti, è stato quello di “aver approfondito tematiche complesse, attraverso il racconto delle esperienze di chi le vive in prima persona e, quindi, in una chiave capace di coinvolgere attivamente gli ascoltatori”. Le puntate, spiega la conduttrice, “non sono semplici interviste botta e risposta, ma alla chiacchierata con l’ospite si alternano i miei commenti e spiegazioni nel caso in cui venga citato un termine o un argomento che può risultare di più difficile comprensione”. “Con questo podcast, desideriamo offrire gli strumenti per navigare in un contesto in continua evoluzione”, spiega Davide De Carolis, co-responsabile della trasmissione, “perseguendo quella che è la mission di Adecco, ovvero creare ponti nel mondo del lavoro, mettendo sempre al centro le persone”.

E se non c’è due senza tre, De Carolis anticipa che Adecco sta già lavorando alla terza stagione di “Job Busters”, con l’obiettivo di snocciolare quelle che saranno le tematiche calde del mondo del lavoro nel 2022. Dal Piano nazionale di ripresa e resilienza alla centralità delle competenze, dal remote-working al wellbeing. Dando voce sia alle storie dei lavoratori sia a quelle delle aziende.