Il ruolo dei recruiter di ieri è diverso oggi e lo sarà domani. Armati di strumenti tecnologici all’avanguardia e di un know-how sempre più aggiornato, i recruiter svolgono un ruolo strategico per rispondere alle domande del mercato del lavoro, ai bisogni dell’Azienda e a quelli dei candidati.

Se prima i recruiter utilizzavano metodi di assunzione reattivi, ora il ruolo è proattivo verso il mercato del lavoro esterno e i pool di talenti interni.

Le nuove tecnologie HR accessibili e facili da utilizzare risultano essere oggi fondamentali per semplificare e accelerare il flusso delle interazioni tra le Aziende e i candidati. Tali tecnologie, infatti permettono ai recruiter di avere relazioni più strette con i propri interlocutori.

Nonostante i processi di talent acquisition da un lato siano semplificati rispetto al passato, dall’altro è notevolmente aumentata la concorrenza.

I recruiter devono essere dunque ancora più proattivi per rispondere a un mercato del lavoro sempre più competitivo. Ne è la prova che il 90% delle aziende S&P 100 (indice di Standard & Poor’s che segue l’andamento di un paniere azionario formato dalle 102 aziende quotate sui mercati statunitensi a maggiore capitalizzazione) assume 37 posizioni di lavoro simili tra loro, le quali costituiscono circa la metà dei loro job posting.  

I recruiter strategici cercano i talenti non solo nel mercato esterno, ma sanno anche che i talenti non sfruttati abbondano all’interno dell’azienda. L’aspetto fondamentale è scoprire il potenziale dei propri dipendenti e ipotizzare per loro un processo di upskilling o reskilling per favorire la mobilità interna e i percorsi di carriera.

In conclusione, è possibile affermare che:

  • Il ruolo dei recruiter di oggi e di domani sta cambiando rapidamente
  • I recruiter sono ora attivamente alla ricerca di talenti all’interno e all’esterno delle loro aziende
  • Cercare i talenti all’interno dell’Azienda facilita la mobilità interna e i percorsi di carriera

 

Fonte: FinancesOnline, Linkedin, IBM