La pandemia ha colpito il settore professionale, non solo per le numerose disoccupazioni e la mancanza di lavoro ma anche per uno scenario di lavoro differente.

Questo è successo soprattutto nelle seguenti località:

  • Stati Uniti
  • Gran Bretagna
  • Canada
  • Australia
  • Ungheria

Gli esperti provano a giustificare il gap tra domanda e offerta di lavoro, come ad esempio negli Stati Uniti dove 10 milioni di cittadini sono alla ricerca di un impiego ma ci sono 8 milioni di posti vacanti nelle aziende.

Il premio Nobel Paul Krugman afferma che “I lavoratori non sono più disposti a fare il lavoro di prima alle stesse condizioni di prima”.

I settori che più risentono della mancanza di manodopera sono:

  • settore delle pulizie
  • agricoltura
  • sanità
  • ristorazione
  • logistica

È preoccupante essere a conoscenza che la disoccupazione all’interno dell’Unione Europea supera il 7%, valore che è sopra rispetto a quello prima del periodo pandemico.

I ricercatori sostengono che il calo in queste attività lavorative sia dovuto ad una maggiore consapevolezza di vivere bene la vita, sviluppata durante il momento di crisi. Questo ha portato le persone a voler un lavoro con condizioni soddisfacenti e salari che ripagassero e soddisfacessero i dipendenti.

Il mercato del lavoro ha subito grandi rivoluzioni e deve riassettare la sua organizzazione, così come le imprese con la propria governance, altrimenti ci saranno dei problemi difficilmente risolvibili e risorse che non si troveranno mai disposte a lavorare in certe condizioni.