L’Onboarding è il programma a cui tutti i neo-assunti vengono sottoposti quando entrano a far parte di un’azienda. Lo scopo è quello di entrare in contatto con i team di lavoro, la cultura, i valori aziendali, le proprie responsabilità e il ruolo all’interno dell’organizzazione.

Questa pratica è molto più di un semplice “ecco la tua scrivania, mettiti al lavoro”. L’onboarding riguarda da un lato la formazione e dall’altro il mostrare ai nuovi assunti i vantaggi di lavorare per l’organizzazione. Si tratta di farli sentire i benvenuti, integrarli nel team, autorizzarli a iniziare a contribuire e a partecipare alle attività.

Per i recruiter, questa fase di orientamento consiste in una sorta di garanzia di mantenimento di quanto promesso in fase di colloquio. Per questo motivo, l’onboarding deve soddisfare l’hype della risorsa e fare in modo che non si domandi se ha effettuato la scelta giusta accettando il lavoro e portarlo persino a lasciarla anticipatamente.

Perché è importante l’onboarding dei dipendenti?

Avere un processo di inserimento dei dipendenti chiaro e coinvolgente è il modo più efficace per garantire che una neo-assunto non si trasformi in un ex dipendente uno o due mesi dopo. È fondamentale per la soddisfazione, la fidelizzazione, l’engagement dei dipendenti e, soprattutto, per fare in modo che dimostrino il loro valore.

The Undercover Recruiter ha raccolto alcuni dati sull’implementazione di una strategia di onboarding di successo.

  • Il 91% dei dipendenti “on board” si sente più connesso all’Azienda
  • L’89% dei dipendenti sente più integrato nel proprio team
  • I dipendenti hanno 14 volte più probabilità di avere una maggiore consapevolezza nel ruolo
  • La soddisfazione sul lavoro per i dipendenti “a bordo” è 30 volte superiore rispetto agli altri
  • I dipendenti “a bordo” hanno 18 volte più probabilità di essere impegnati a lungo termine nella loro azienda (retention)

La conclusione è che le aziende che investono tempo nell’inserimento dei dipendenti ottengono legami più profondi tra i colleghi e un maggiore coinvolgimento alla cultura aziendale. Anche i nuovi assunti si aggiornano più rapidamente e possono iniziare a contribuire prima. Tutti questi vantaggi combinati si traducono in notevoli miglioramenti al successo di un’azienda in termini di employer branding e retention.

Fonte: Blog recruitee, The Undercover Recruiter