Green pass obbligatorio sul luogo di lavoro?
Qualche giorno fa abbiamo parlato del dibattito che si è acceso in seguito alla richiesta di Confindustria che tutti i luoghi di lavoro fossero soggetti all’obbligo del Green Pass. Ma in caso di obbligatorietà, chi decide?
Colui che detiene il potere decisionale è il datore di lavoro, il quale deve esigere dai propri dipendenti il rispetto delle misure in materia di sicurezza sul lavoro. Così come le scarpe infortunistiche o il casco, se il vaccino viene considerato un dispositivo di protezione/prevenzione non può essere rifiutato dai lavoratori.
L’art. 2087 del codice civile, infatti, obbliga l’imprenditore pubblico e privato ad adottare tutte quelle misure necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.
Il tribunale di Modena ha stabilito (con la sentenza n. 2467/2021 del 23.07.2021) che l’azienda può sospendere dal servizio e dalla retribuzione chi non vuole vaccinarsi: “il datore di lavoro si pone come garante della salute e della sicurezza dei dipendenti e dei terzi che si trovano all’interno dei locali aziendali e ha quindi l’obbligo ai sensi dell’art. 2087 del codice civile di adottare tutte quelle misure di prevenzione e protezione che sono necessarie a tutelare l’integrità fisica dei lavoratori”. A supporto di questa decisione, il tribunale cita nella sentenza la direttiva europea che ha incluso il Covid tra gli agenti biologici contro i quali è necessario tutelare gli ambienti di lavoro. E la mascherina può non essere sufficiente come dispositivo di protezione.
Sempre il tribunale di Modena specifica che coloro che rifiutano il vaccino anti-Covid non incorrono in sanzioni disciplinari, ma possono avere delle conseguenze per quanto riguarda la valutazione oggettiva dell’idoneità alla mansione, mentre i dipendenti a stretto contatto con il pubblico possono anche essere sospesi dal lavoro e dalla retribuzione.
In conclusione, sembra non esserci la volontà di imporre in modo esplicito l’obbligo della vaccinazione, ma di introdurlo con misure che penalizzano chi non si sottopone all’iniezione.