Sin dall’inizio della pandemia, Google ha deciso di adottare lo smart working. Insieme a Apple e Microsoft è stata una della prime grandi aziende americane a prendere questa decisione, distinguendosi in tema di welfare aziendale.

Inoltre, considerando la situazione attuale, il gigante tech ha dichiarato di aver optato per una riapertura graduale degli uffici: a settembre si arriverà solo al 30% del personale nelle sedi. Ma in attesa del ritorno alla normalità lavorativa, Google offre ai dipendenti 1000 dollari per migliorare il lavoro da casa. Come annunciato dal Ceo Sundar Pichai, i dipendenti potranno scegliere di investire il denaro per l’acquisto di computer e laptop, ma anche di mobilio idoneo a rendere più confortevole la postazione giornaliera.

Infatti, è probabile che fino alla fine dell’anno i dipendenti Google rimarranno a casa. A luglio, se la situazione non peggiorerà, comincerà gradualmente a rientrare il personale la cui presenza è necessaria, ovviamente seguendo un programma a rotazione che consentirà di occupare gli spazi per una percentuale inferiore o uguale al 10%. Saranno ammessi anche i dipendenti che faranno esplicita richiesta di rientro in ufficio, seguendo sempre lo stesso criterio.

Ma la scelta migliore rimane quella di restare a casa. Per questo l’incentivo offerto da Google consente di ottimizzare le condizioni di chi è costretto a concentrare lavoro, pasti e tempo libero su un unico tavolo. Meglio investire in sedie ergonomiche, scrivanie, o, se necessario, in apparecchiature elettroniche, per creare un angolino che rifletta lo spazio lavorativo rimanendo comodamente a casa e, non dimentichiamolo, tutelando la salute collettiva.

La scelta di Google dovrebbe essere imitata da tutte le grandi aziende. Infatti, non ha solo l’effetto di migliorare il confort, ma anche di alleggerire il carico di preoccupazioni che, inevitabilmente, pesa sullo status dei dipendenti.

E voi? Cosa fareste se la vostra azienda vi offrisse 1000 euro per migliorare l’ufficio domestico?