Durante la pandemia molti si sono sentiti soli. In tanti hanno sofferto la lontananza dall’ufficio, un luogo dove il contatto con i colleghi rende meno faticosa la giornata lavorativa.

Alcuni, tuttavia, hanno potuto contare su una compagnia preziosa durante la quarantena. La presenza degli animali domestici durante lo smart working ha avuto effetti benefici sui lavoratori. A dirlo è Purina (azienda produttrice di prodotti per la cura di animali e gatti) in occasione della Giornata mondiale del cane in ufficio, celebrata lo scorso 26 giugno.

Purina ha svolto un sondaggio su PetPassion.tv : gli intervistati che hanno avuto la possibilità di svolgere smart working durante il lockdown hanno goduto della presenza dei pet, che hanno regalato momenti di spensieratezza e alleviato lo stress (nel 40% dei casi) creando una bella atmosfera in casa (44%). Inoltre il 76% degli intervistati ha dichiarato che una maggiore presenza in casa della famiglia ha reso visibilmente più felice il proprio animale domestico.

Perciò quando animali da compagnia e padroni stanno insieme sul posto di lavoro i benefici sono reciproci. Per questo Purina ha dato vita al “Pets at Work Alliance” per supportare altre aziende nella creazione di un ambiente lavorativo aperto agli amici a quattro zampe.

In vista del rientro in ufficio o della ripresa del lavoro fuori casa, Purina fornisce 10 consigli realizzati in collaborazione con Maria Chiara Catalani, medico veterinario esperto in comportamento animale, per riabituare il pet all’assenza del padrone da casa.

Dall’aiuto di un parente o un pet sitter per fargli compagnia al fare una passeggiata “rilassante e divertente”, al rassicuralo prima di salutarlo. E ancora “fissare dei punti fermi nella routine” di entrambi, assecondare il desiderio di socializzare anche in ufficio, se gli è consentito l’accesso, utilizzando un guinzaglio allungabile per rispettare il distanziamento sociale.

Fonte: ansa.it