L’executive coaching è un programma personalizzato nato per supportare imprenditori e top manager nel raggiungimento e ottimizzazione dei propri risultati. Chi si avvale del coaching a livello professionale ha maggiore consapevolezza dei propri punti di forza e una migliore capacità di comunicazione e motivazione. Inoltre è in grado di gestire i conflitti e i cambiamenti all’interno della propria organizzazione.

Specialmente nell’ultimo periodo, l’attenzione delle aziende si è spostata dai processi alle persone, il vero cuore pulsante. E per fare ciò si punta sempre di più su empowerment, mentoring e coaching. L’executive coaching quindi diventa una leva centrale in azienda, poichè determina il Return On Investments (ROI), ossia il beneficio economico aziendale derivante da un investimento specifico.

Il supporto del coach è infatti quello di guidare il coachee verso la focalizzazione degli obiettivi a breve e medio termine, per prendere la migliore decisione possibile tra quelle esistenti. Al fine di svolgere la sua attività in modo costruttivo ed efficace, l’executive coach dovrà immergersi nella realtà aziendale e qui entra in gioco la fiducia, poichè tale figura dovrà necessariamente entrare a contatto con una serie di know how e informazioni riguardanti il business: per questo motivo trust e confidence costituiscono il fondamento del rapporto con l’executive coach.

Durante un’intervista a HR Link, Marco Bigornia, Trainer Director di Allenati per l’Eccellenza, ha spiegato: “non è complicata l’attività di coaching agli executive, ma ci deve essere l’attitudine e la volontà da parte del coachee di calarsi nel ruolo. Paradossalmente, il segretario generale delle Nazioni Unite potrebbe non avere l’attitudine a fare coaching, mentre il responsabile di una pasticceria di quartiere magari sì. Bisogna anche considerare l’alchimia tra il coach e il cliente. Un coach può essere meno adatto a una specifica persona di un altro: nessuno dei due è migliore, semplicemente non c’è alchimia. Se inoltre c’è diffidenza – perché si pensa che il coach possa venire a conoscenza di alcune debolezze – allora non può funzionare. Devo dire, comunque, che ormai anche in Italia la cultura dell’executive coaching sta prendendo piede. Il coaching è già entrato nelle organizzazioni pubbliche e private, civili e persino militari».