La figura professionale del data scientis non è nuova nel mondo de lavoro, ma solo di recente è diventata così fondamentale per ogni realtà aziendale.

In particolare in Italia che è ancora uno dei paesi più arretrati per ciò che riguarda la prospettiva digitale, i dati e le figure professionali che li gestiscono sono ancora ampiamente sottovalutati.

I data sono ciò che aiutano un’azienda a valutare la propria performance e a individuare le strategie di miglioramento.

Il World Economic Forum ne conferma l’importanza descrivendo le 21 figure professionali che saranno sempre più richieste, tra cui rientra il data scientist. Il data scientist non deve solo essere in possesso di competenze prettamente digitali e tecniche ma anche strategiche e trasversali per saper gestire i dati in ottica di successo anche in collaborazione con gli altri reparti.

La formazione che solitamente contraddistingue un profilo di questo tipo è una laurea che conferma competenze specializzate in programmazione e analisi statistica, come ad esempio:

  • ingegneria
  • matematica
  • fisica
  • informatica
  • statistica
  • economia

e un master in data science o corsi di specializzazione.

Collegate e coerenti con questa figura sono i data engineer o i data analyst ma la differenza è che il data scientist ha correlazioni dirette anche con gli atri reparti economici dell’azienda per stilare insieme strategic planning con la guida dei dati come riferimento.

Il data scientist ha una prospettiva più manageriale e gestionale rispetto a quella analitica dei due ruoli precedentemente citati per questo possiamo citare altre competenze di cui deve essere in possesso:

  • problem solving
  • team working
  • pensiero critico
  • flessibilità
  • velocità e capacità di individuare le priorità
  • capacità comunicativa

Secondo diverse proiezioni, si ritiene che entro il 2024 il numero di occupati con questa posizione lavorativa aumenterà di oltre il 10%, con salari medi molto superiori alla media. Le prospettive di reddito medio, a livello internazionale, si aggirano attualmente sui 60mila euro l’anno. 

Dopo la digital disruption dopo il Covid-19, la necessità di avere delle figure che gestiscano la parte digitale e analitica è imprescindibile per rimanere attivi sul mercato, quindi o si fa upskilling/reskilling delle figure nel team o si assumono nuove risorse.