Curriculum Vitae: i primi 5 errori da evitare
Lo scopo quando si crea un CV dovrebbe essere quello di inviare una presentazione brillante e memorabile di sé stessi. È dunque necessario non solo l’utilizzo di una grammatica corretta, ma anche e soprattutto è indispensabile creare un contenuto interessante per trasmettere il giusto messaggio a chi lo leggerà. Per questo motivo quando si realizza il proprio Curriculum sarebbe utile tenere a mente alcuni errori da evitare, in modo da aumentare le proprie possibilità di fare una buona impressione sul futuro datore di lavoro o recruiter, ed aumentare di conseguenza le probabilità di essere convocati ad un colloquio di lavoro.
Quali sono gli errori più comuni che si trovano nei CV? Vediamo insieme i primi 5.
- Dati personali incompleti o errati: è sempre opportuno controllare che nella sezione riservata ai dati personali siano presenti tutte le informazioni utili: non possono mancare i recapiti per il contatto come il numero di cellulare e l’indirizzo e-mail, meglio se professionale.
- Errori di grammatica o di battitura: dimenticanze di questo genere instillano nei recruiter il dubbio che la persona non sia precisa o che sia superficiale, in quanto non ha curato con la dovuta attenzione lo strumento che rappresenta il suo biglietto da visita. Utile è quindi rileggere più volte il testo del CV o chiedere una rilettura da parte di una persona esterna, che potrebbe notare eventuali errori sfuggiti.
- Competenze false o gonfiate: è importante non attribuirsi mai competenze o conoscenze che non si possiedono. I selezionatori possono scoprire la verità facendo una ricerca maggiormente approfondita, contattando per esempio precedenti datori di lavoro o facendo domande specifiche durante il colloquio; e nel caso non si scoprisse immediatamente la verità, emergerebbe comunque durante i primi giorni di lavoro con la conseguenza della probabile perdita del posto.
- Curriculum troppo lungo: sebbene non vi sia una lunghezza obbligatoria, l’ideale secondo molti selezionatori sarebbe ricevere CV di una pagina, massimo due. Questo accade perché si dedica allo screening dei CV in media 30 secondi, ed è quindi necessario che le informazioni principali siano ben evidenziate e leggibili a colpo d’occhio.
- Informazioni inutili: riprendendo il punto precedente, risulta chiaro come le informazioni inserite nel testo debbano essere poche, precise e specifiche per la posizione lavorativa per cui si presenta la candidatura. Per esempio: se ci si candida per una posizione nell’ufficio marketing di un’azienda, non è necessario segnalare il lavoro di commesso svolto durante gli studi, anche se per un noto brand di abbigliamento. É bene, invece, trascrivere informazioni che possano dare un’idea del proprio carattere e della propria personalità, che siano coerenti con la natura del ruolo. Ad esempio, è possibile indicare come hobby uno sport per il quale è importante lo spirito di squadra e saper lavorare in team.
E voi avete fatto questi errori nel vostro CV? Vi diamo appuntamento alla prossima settimana per la seconda parte, non mancate!