Negli ultimi anni si è discusso molto rispetto al valore del “tempo” e molte aziende  hanno iniziato a riflettere sull’importanza di garantire ai propri dipendenti un giusto equilibrio tra lavoro e vita privata, il tanto nominato work life balance.

Dopo 4 anni di esperimenti, anche l’Islanda decide  di seguire questa linea e puntare sul benessere dei suoi lavoratori, con meno ore di lavoro ma stesso stipendio .

La ricerca ha riguardato 2.500 lavoratori impiegati in diversi ambiti del settore pubblico, dagli uffici alle scuole materne, dai servizi sociali agli ospedali e i risultati emersi hanno riscontrato miglioramenti sia nella salute, sia nel bilanciamento famiglia-lavoro in tutti i settori.

Meno stress e più tempo da dedicare alla famiglia e agli hobby. Lavorare 4 giorni a settimana sembra essere una mossa vincente.

La qualità della vita migliora per i lavoratori islandesi, senza che si registrino variazioni o cali della produttività o fornitura di servizi. Anzi,  addirittura migliorano.

La spiegazione? Semplice, meno ore di lavoro possono portare ad un aumento  di impegnomotivazione.

Tuttavia, ad oggi,  sembrano ancora pochi sono i paesi che stanno rivalutando la possibilità di discutere nuove proposte contrattuali rispetto il tempo da spendere sul posto di lavoro,  ma le prospettive future fanno pensare che si procederà sempre di più in questa direzione.

 

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